EMDR (Eyes Movement Desensitisation and Reprocessing):
una cura per superare il trauma
Una ricerca del Dipartimento di Psicologia Clinica dell’American Psychological Association ha concluso che l’EMDR ha l’indice di efficacia maggiore nel trattamento del trauma, rispetto a qualunque altro intervento. Le ricerche condotte su vittime di traumi di varia origine (incidenti stradali, rapine, violenze sessuali, ecc..) affermano che l’EMDR porta ad una desensibilizzazione rapida nei confronti dei ricordi traumatici e una riduzione significativa della sintomatologia.
L’EMDR è una metodologia basata sul Modello Adattivo dell’Elaborazione delle Informazioni che postula che ogni essere umano possiede la capacità fisiologica di elaborare l’informazione e, in base a questo, integrare adeguatamente ogni ricordo all’interno della propria esperienza individuale. Tuttavia ciò non avviene quando rimaniamo vittime di traumi in quanto la nostra risposta al trauma è fondamentalmente fisiologica e non può essere completamente gestita attraverso le capacità cognitive. Ecco perché, per una completa risoluzione del trauma, è necessario un approccio che coinvolga le reazioni fisiologiche e non solo gli aspetti cognitivi dell’individuo. Le risposte biologiche di base con cui l’essere umano reagisce a una minaccia, percepita o reale, mobilizzano i meccanismi di difesa, sotto forma di risposta di attacco o fuga.
Quando queste modalità difensive hanno successo, il nostro corpo ritorna spontaneamente a uno stato di equilibrio. Quando queste modalità non hanno successo e la minaccia non viene superata, la nostra energia di sopravvivenza mobilizzata per l’attacco o la fuga non ha la possibilità di scaricarsi e finisce per rimanere bloccata all’interno del nostro sistema nervoso e convertita in sintomi traumatici (ansia, depressione, panico, flashback….).
Il trauma può risiedere sia nell’evento catastrofico di per sé (un terremoto, un’alluvione, una violenza sessuale, un incidente…), quindi derivato un’esperienza oggettiva, sia da un’esperienza soggettiva (ad esempio continue liti in famiglia, ripetute offese o umiliazioni,..) quando vediamo compromesse le nostre abilità, la nostra vita e le relazioni fondamentali: in quest’ultimo caso prende il nome di trauma relazionale.
COME FUNZIONA L’EMDR?
L’EMDR utilizza forme di stimolazione alternata destra-sinistra del cervello (principalmente attraverso i movimenti oculari) per attivare una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali dov’è rimasta bloccata l’informazione. La stimolazione bilaterale facilita la rielaborazione dell’informazione fino alla risoluzione dei condizionamenti emotivi. Il ricordo traumatico NON viene cancellato, non si “perde la memoria” di quell’evento, bensì viene rielaborato in modo tale da permetterci di andare avanti per affrontare le difficoltà che incontreremo nuovamente nella nostra vita, senza rimanere condizionati dal nostro passato.
L’EMDR fa sì che nonostante il ricordo rimanga presente in memoria esso non causerà più una reazione disadattiva nel presente (ansia, incubi, fobie, depressione, stress post traumatico, ecc…).