Autostima e assertività

L’autostima è un tema complesso da trattare in quanto spesso il rischio è di banalizzare il significato di questo termine. Allo stesso tempo è un tema importantissimo in quanto si potrebbe affermare che si trovi alla base di qualunque problematica psicologica, grave o lieve che sia. Spesso si crede, ad esempio, che per avere una buona autostima sia necessario l’apprezzamento altrui, o che sia necessario essere sempre accondiscendenti, quando in realtà non c’è niente di più sbagliato, cosi come altre innumerevoli convinzioni non realistiche a riguardo. L’autostima è un costrutto molto complesso che dipende da quanto abbiamo fiducia in noi stessi, ci sentiamo liberi nonostante la pressione dei giudizi altrui e ci assumiamo piena responsabilità delle nostre scelte, anche quando si rivelano errate. Mi sento spesso dire “ma come faccio ad avere una buona autostima se gli altri mi criticano?” In realtà questa affermazione sottende una dipendenza dal giudizio altrui come se da questa conseguisse una buona stima di sè quando, in realtà questa richiede, al contrario, che ognuno sia in grado di scegliere per se stesso lasciando agli altri i loro giudizi senza  pretendere che cambino, altrimenti il focus dell’attenzione è sul cambiamento dell’opinione altrui. L’assertività è legata alla stima di sè in quanto si riferisce alla capacità di riconoscere i propri diritti e bisogni, e affermarli nel rispetto di sè e dell’altro mettendo da parte le modalità di comunicazione aggressiva e passiva, seppure in alcuni casi sia necessario il ricorso a tutti e tre questi stili comunicativi. In psicoterapia è possibile riconoscere cosa ha portato alla costruzione di una bassa autostima e trovare la chiave per costruire la propria.