Depressione
Il disturbo che comunemente definiamo depressione è scientificamente denominato Depressione Maggiore. La depressione maggiore è un Disturbo dell’Umore caratterizzato principalmente dai seguenti sintomi:
- Fisici: i più frequenti sono la perdita di energie, il senso di fatica, scarsa concentrazione e memoria, l’agitazione motoria ed il nervosismo, la perdita o l’aumento di peso, i disturbi del sonno, la mancanza di desiderio sessuale, i dolori fisici, il senso di stordimento, l’accelerazione del battito cardiaco e le vampate di calore o i brividi di freddo.
- Emotivi: le emozioni sperimentate sono la tristezza, l’angoscia, la disperazione, il senso di colpa, il senso vuoto, la mancanza di speranza, la perdita di interesse e di piacere per qualsiasi attività, l’irritabilità e l’ansia.
- Cognitivi: il modo di pensare tipico di chi soffre di depressione è caratterizzato da regole rigide e disadattive, aspettative irrealistiche e pensieri negativi su se stessi, sul mondo e sul futuro (detta “triade cognitiva”). Queste regole sono veri e propri “doveri” che se non vengono assolti portano alla conclusione di essere dei veri e propri falliti senza valore. Chi ha concezioni negative di sé, del mondo e del futuro, ne amplifica gli aspetti negativi e minimizza quelli positivi.
- Comportamentali: la riduzione delle attività quotidiane, la difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere i problemi, l’isolamento sociale, i comportamenti passivi, la riduzione dell’attività sessuale fino ad arrivare nei casi più gravi ai tentativi di suicidio.
Il ruolo della RUMINAZIONE nel mantenimento della depressione
La ruminazione è una forma di pensiero persistente, circolare e depressivo che consiste in una modalità di pensiero passiva, ripetitiva sui sintomi della depressione e sulle loro possibili cause e conseguenze. La ruminazione è una modalità di pensiero legata al ricordo e all’interpretazione negativa degli eventi che porta a concentrarsi cronicamente su di sé e ad autoanalizzarsi, concentrandosi quindi sulla ricerca della causa originaria della depressione e sulle possibili soluzioni. Il motivo per cui si rumina, infatti, è che la persona depressa crede che ruminando troverà prima o poi una spiegazione alla sua situazione e una soluzione per uscirne. Tuttavia ciò non può avvenire attraverso la ruminazione e il risultato che si ottiene è che ci si concentra sulla sintomatologia depressiva aumentando ancora di più la sofferenza mentale. Ruminando si esaminano infatti sempre le stesse cose, gli stessi ricordi, gli stessi pensieri, le stesse situazioni senza arrivare alla fine a nessuna soluzione.
Il trattamento
Le linee guida internazionali e nazionali (APA, 1993, Ministero della Salute, 2001) sconsigliano di utilizzare esclusivamente i farmaci nelle forme lievi o di carattere transitorio della depressione, per evitare gli effetti collaterali. Una volta sospeso l’uso, inoltre, si ripresenta forte il rischio di ricaduta. E’ necessario quindi considerare modalità terapeutiche che integrino l’eventuale terapia